martedì 1 aprile 2014

Gli artisti: Claudia Formica

Prima o poi doveva capitarmi, in questa ricerca fotografica e non, di leggere una firma femminile alla base di uno dei Monumenti ai Caduti. E' successo per la prima volta qualche settimana fa ad Incisa Scapaccino, in provincia di Asti. E il fatto che la firma risalga al 1927 credo la renda ancora più significativa. Apro allora proprio con Claudia Formica una serie di articoli dedicati agli autori. Le notizie che seguono provengono dal profilo a lei dedicato su Facebook, dove potere trovare diverse foto della sua produzione artistica.

Claudia Formica nel suo studio, con il bozzetto
del Monumento ai Caduti di Incisa Scapaccino (AT)



Claudia Formica nasce a Nizza Monferrato (AT) nel 1903. Fin da ragazza coltiva la passione per l'arte e giovanissima frequenta l'Accademia Albertina di Belle Arti a Torino, allieva di Edoardo Rubino e dello scultore Emilio Musso. Studia poi all'Accademia di Firenze, allieva di Libero Andreotti e Guido Calori, sotto il quale si formano artisti quali Marino Marini e Luciano Minguzzi. Dopo la parentesi fiorentina torna a Torino dove apre un suo studio, che non abbandonerà mai e in cui lavorerà fino a tarda età. Nella seconda metà degli anni '20 inizia la sua partecipazione alle principali manifestazioni artistiche torinesi e a lavorare ad opere di un certo impegno, cosa alquanto notevole in quegli anni data la sua giovane età ed essendo donna. A cominciare dal 1929 partecipa alle mostre della Promotrice delle Belle Arti e in seguito alle Mostre Regionali Piemontesi con opere di proporzioni al naturale che suscitano l'interesse del pubblico e della critica; Emilio Zanzi la recensisce più volte sul Corriere della Sera e su Emporium.

La sua produzione è estremamente eclettica, sia per quanto riguarda i soggetti che gli argomenti: ritratti, busti di giovinette e bambini, lavori ispirati a figure note, ad eventi sociali, soggetti profani e sacri; sia per quanto riguarda la varietà dei materiali: ceramica, terracotta, bronzo, marmo, pietra. In ceramica sono alcune statuette realizzate per la ditta Lenci alla fine degli anni '20; in pietra è La Donna Mediterranea del 1933 presentata alla mostra Intersindacale di Firenze; in bronzo a grandezza naturale La Tennista-Mia Sorella, un ritratto della amatissima sorella e pittrice Nennele, esposta alla Biennale di Venezia del 1938 e poi acquistata dalla GAM di Torino; sempre in bronzo I ragazzi al sole vincitore del premio della seconda mostra 'Bagutta-Spotorno'; in marmo è La Venere della Frutta del 1942 che ritrae a grandezza naturale una donna sdraiata.

Particolare del Monumento di Incisa Scapaccino (flickr)
Molte le opere pubbliche e celebrative tra le quali la 'Fontana della giovinezza' a Poirino, la 'Carità' presso la Casa del Cottolengo a Bra, il 'Monumento ai Caduti' a Incisa Scapaccino del 1927, il 'Monumento alla Libertà' a S.Gillio To.se, 'Monumento al Primo cacciatore d'Africa' nella città di Tripoli, il 'Monumento agli automobilisti' nella caserma del primo Autocentro di Torino, Monumento a Don Ferraro nell'asilo infantile di Incisa Scapaccino, il 'Monumento ai Partigiani ed all'Internato politico' (statua in bronzo e bassorilievi) a Rivoli su progetto dell'architetto Adele Scribani, il 'Monumento ai Carabinieri' di Alessandria, le 'Acquasantiere' per il Santuario di Oropa.

Ha esposto nelle principali manifestazioni nazionali dalla Biennale di Venezia alla Quadriennale di Roma, alle Interregionali di Milano, Firenze, Napoli, alle Promotrici di Torino. Ha riportato numerosi premi e alcuni dei suoi lavori si trovano esposti in varie città italiane e presso collezionisti di Torino, Cairo Montenotte, Roma, New York, e oltre ai musei già citati presso il museo di Firenze, di Tripoli, di Lima.

"La principessa e la rana" (1931), creazione per la ditta Lenci
Claudia Formica muore a Torino nel 1987.

2 commenti:

  1. Volevo segnalare che del Monumento di Incisa Scapaccino è stata fatta una copia in marmo, il Monumento ai Caduti di Cavaion Veronese, fatto sempre dalla scultrice (c'è il documento che attesta la vendita al parroco dell'epoca).

    https://www.facebook.com/cavaionverona/posts/3156214491265445

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    1. Ringrazio per la gradita segnalazione, scusandomi per il lungo tempo trascorso per la risposta.
      Il monumento di Cavaion è anche censito su:
      https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-di-cavaion-veronese/

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