giovedì 5 aprile 2012

Ventuno rintocchi

Mancano pochi minuti, la piazza è animata da passanti, anziani sulle panchine, auto e moto che svelte si dirigono verso il porto o la stazione. La pattuglia è arrivata poco prima e i due vigili hanno appena preso posizione ai due lati della piazza dai quali affluisce il traffico. Savona sta per fermarsi... Alle 18 in punto i vigili si portano al centro dei rispettivi incroci e i fischietti avvertono che la commemorazione ha inizio. Contemporaneamente risuona il primo dei 21 Rintocchi, uno per ogni lettera dell’alfabeto italiano, a ricordare le iniziali dei nomi dei Caduti di tutte le guerre.

Istantaneamente la scena diventa quasi irreale. Auto e moto ferme, anche i passanti hanno rallentato o si sono arrestati in silenzio. I rintocchi proseguono uno dopo l’altro. Tutto è immobile e silenzioso. Ho la reflex tra le mani, vorrei fissare questo momento, ma da un lato non trovo il soggetto e l’inquadratura che possano rendere l’atmosfera, dall’altro ho la sensazione che sarebbe quasi un gesto fuori luogo.

I secondi scorrono veloci, i rintocchi terminano, i vigili si sciolgono dall’attenti e tutto ritorna a scorrere con i soliti ritmi di un soleggiato pomeriggio cittadino d’agosto.

Savona - Monumento ai Caduti

La cerimonia ha luogo tutti i giorni. Se capitate a Savona nel pomeriggio, fermatevi anche voi in piazza Goffredo Mameli, nelle vicinanze del Monumento ai Caduti “Rintocchi-Memorie”, riconoscibile appunto per la campana sorretta dalle figure che lo animano, opera dello scultore sestrese Luigi Venzano e inaugurato nel 1929.

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